Thursday, November 4, 2010

El Primo giorno della sua vita

Un giorno si alza la mattina e decide che quello che andava bene prima non va più bene. Sì, lo decide, perché nella sua situazione si trattava solo di deciderlo. Aveva tutte le alternative di scelta, tutte le premesse, tutte le giustificazioni e tutti i dati che voleva e che non avrebbe mai chiesto perché non avrebbero sfiorato neanche remotamente il suo pensiero. L’aveva capito e aveva deciso di agire, aveva deciso di decidere: quello sarebbe il primo giorno della sua vita. Della Sua vita.
Era stato facile, aveva solo dovuto decidere di prendere la situazione in mano.
Doccia corta ma energizzante, profumo e deodorante, talco ai piedi, capelli pettinati e sistemati per bene, camicia immacolatamente bianca, adatta ad un grandissimo giorno. Mette un piede fuori casa e assapora la brezza fresca della mattina, una mattinata di inizio autunno. Si sente fantasticamente bene, essere il comandante in capo della propria vita è una sensazione così eccitante, quasi orgasmica, pensa senza paura del peso qualitativo del paragone. E pensare che è bastato così poco…ma nessuno può capire a situazione finché non la prova sulla propria pelle.
Raggiante, attraversa a strada ed entra in un bar, si siede e aspetta. Che giornata gloriosa. Oggi è un giorno stupendo, non si sentiva così da quando…da quando…scaccia via il pensiero. Il passato ormai è passato, passato pestato, archiviato in qualche lugubre stanza del suo cervello. Quei giorni, quelle sensazioni, quei profumi, gli sguardi, bah! Ormai è tutto acqua passata, non ha alcuna importanza ormai…
Si avvicina con la sensualità di un frigo a due porte una delle cameriere, giura che questa sarà l’ultima volta che metterà piede in questo antro. La sana portatrice di 32 denti in ottime condizioni racchiusi in un fintissimo sorriso di plastica, dopo aver salutato cortesemente, chiede cosa portare al tavolo, auto loda la sua intelligenza che ha permesso di capire che la tizia non stava masticando l’aria ma bensì cercando di articolar parola. Si perde per un secondo in questi pensieri. La sua mente viene riportata alla realtà da una delicata esortazione che suonava a grosso modo così:
“Allora, che ti porto?”. Oggi è il primo giorno della sua vita. Così ha deciso. Assicurandosi di scandire per bene le parole, così da farsi capire:
“Una doppia fetta di Sacher e una cioccolata calda bianca con la panna. Grazie”
La cameriera risponde con un’alzata di sopracciglio che sta per non- invidio- il- tuo- fegato-bello e se ne va ondeggiando il sedere. Dopo due minuti torna con l’ordine, corredata da una nauseatissima faccia e in tutta risposta ottiene questa frase:
“Oggi è il primo giorno della mia vita, così ho deciso io. Dunque, tu, il tuo sguardo da santissima weight watcher inquisition e la mia strafottutisima dieta potete andare a far in culo. Puoi tenerti il resto”




















"...abbandono ed esagerazione nei piaceri..."

2 comments: